Il Reiki
Home Su Cosa è, cosa no Domande e Risposte


Cura e guarigione
Lo Stress
Il Reiki
La depressione
Meditate ...
Omeopatia
Intolleranze
Allergie
Disturbi primaverili
Colesterolo
Sesso e stress
Reiki e scienza
Acqua fresca?
Lavaggio Bioenergetico
Medicina Tradizionale Cinese
Antigeni e anticorpi
Cervello enterico
Fermenti lattici
Disbiosi
Candida albicans
Il gene
OGM
Vega e dintorni
Domoterapia sottile
Principio Olografico
Rilfessologia
Oligoterapia
Enzimi e catalizzatori
Cellulari e salute
Lavorare con l'energia
4 approcci terapeutici
Vaccini naturali
La melatonina
Sistema immunitario
Metti il cobalto in tavola
Magnesio
Oltre le calorie
Costellazioni Familiari

Rubrica Salute al naturale

[ Home Page della Rubrica ] [ Indice del sito ]


Tutti possiamo guarire con le mani.

Ecco come

Può una persona guarire un’altra solo con le mani? Non si tratta solo di suggestione? Funzionano davvero tecniche come la pranoterapia o il Reiki?

L’esperienza di milioni di persone in tutto il mondo dimostra che non sono fenomeni illusori o blandi palliativi ma se non volete rifarvi alle esperienze altrui, esistono numerose tecniche che possono essere facilmente imparate e utilizzate da ognuno di noi.

Oggi tratteremo una di queste: il Reiki.

Per capire di cosa si tratta dobbiamo parlare delle medicine energetiche, con cui si agisce sulla persona senza ricorrere a mezzi fisici, siano essi farmaci (naturali o di sintesi) o massaggi. (La definizione non è del tutto esatta: ci sono ad esempio i massaggi energetici, il cui effetto principale non é però quello sui tessuti ma sull’energie dell’organismo).

L’organismo, come qualsiasi sistema, non è composto di sola materia (che per altro sappiamo dalla fisica atomica essere energia condensata), i suoi processi sono regolati da flussi energetici.

Il livello energetico è molto potente. Pensiamo alla differenza tra lo spingere un carrello elettrico a mano (approccio materiale) od il premere il bottone che lo mette in movimento (approccio energetico).

Nella medicina energetica (come in tutte le medicine naturali) nessuno ha la pretesa di guarire l’altro, ma solo di trovare i “bottoni” giusti per mettere in moto l’autoguarigione.

Vi è una sostanziale differenza tra la pranoterapia e il Reiki: nella prima l’operatore è dotato di una grande energia personale che cede alla persona trattata.

Nel Reiki, invece, si impara a convogliare sugli altri (o su se stessi) l’energia che ci circonda: si diventa tramiti tra l’energia cosmica e la persona che riceve e mentre si lavora sugli altri si riceve energia anche per sé; ma per essere veramente efficaci si dovrà imparare la difficile arte dell’umiltà.

In definitiva il Reiki aiuta chi lo riceve e chi lo dà a mettere in equilibrio mente, corpo e spirito.

I benefici per chi lo riceve

Chi si rivolge ad un operatore Reiki per trattare un dolore, riceve molto di più di un analgesico energetico.

Le sedute danno un immediato senso di benessere, avvertito in modo diverso da ognuno. In genere si hanno sensazioni di calore, armonia, benessere e ci si sente carichi di energia, più sereni e rilassati.

Il Reiki attiva la capacità di guarire, e in molti casi dà una svolta decisiva in disturbi diversi.

È un importante antistress (lo stress eccessivo è alla base di quasi tutte le patologie).

Il Reiki è sempre un aiuto completo nel cammino della vita, perché l’energia ricevuta agisce oltre che sul fisico, anche a livello mentale e spirituale.

I benefici per chi diventa Reiki

La prima cosa da dire è che tutti possiamo prendere il Reiki. Se il Maestro è veramente qualificato, l’iniziazione funzionerà sempre.

Essere iniziati da un bravo Maestro è un’esperienza profonda.

Prendere il Reiki porta un cambiamento nella vita, sottile e costante. Ad esempio una maestra delle elementari ha notato una grossa differenza nei suoi alunni iniziati.

Chi ha il Reiki vede aumentare la sua serenità, la capacità di gestire lo stress ed i problemi in generale e di sentirsi più a suo agio, oltre ad acquisire, ovviamente, la capacità di guarire se stesso e gli altri.

Reiki è soprattutto un percorso spirituale.

I rischi

 In molti sostengono che ricevere trattamenti Reiki non può far male. Comparato ai rischi di un antibiotico, certamente è vero. Ma ogni cosa può essere dannosa.

Reiki deve essere fatto con amore. Chi lo pratica deve sentire la gioia di aiutare un’altra persona, rendersi conto di essere un canale di qualcosa di superiore, accettare umilmente di caricarsi della stessa energia cha dà all’altro.

Più si fa col cuore e meglio funziona. È giusto fare del Reiki anche una professione, solo che l’amore, in questo caso, è imprescindibile.

Il rischio connesso al Reiki, come alle altre medicine energetiche, sta nel loro grande successo.

Improvvisatori, ciarlatani, svitati e profittatori proliferano.

Il Reiki, in particolare, è profondamente svilito ed in molti hanno fatto esperienze deludenti affidandosi in mani poco professionali.

 

Articolo: Reiki, tecniche energetiche e Scienza, Lavorare con l'energia