Disturbi primaverili
Il 14/3/2002 nella rubrica “Salute” del Tg2 programmata
verso le 13.30, è comparso un servizio sui disturbi primaverili.
Un medico, intervistato, ha dichiarato che molte persone,
all’approssimarsi della primavera, lamentano vari disturbi tra cui, con
particolare frequenza, debolezza, irritabilità ed insonnia.
Me se questi disturbi siano veri o no non lo sappiamo,
perché per la scienza non esistono. Con buon pace della saggezza popolare
(citavano la famosa nonna) che li conosce bene, non ci sono evidenze
scientifiche.
Da questo discende logicamente che, non essendo
diagnosticabili, non sono nemmeno curabili.
Il giorno dopo è arrivato un’ulteriore chiarimento, per chi
non avesse ben capito. Uno psicologo ha spiegato che il problema sta tutto nella
resistenza al cambiamento. Il giornalista concludeva sulla scorta
dell’intervista che le uniche cure ammesse sono (parole testuali) osservare i
colori ed inalare gli odori della primavera.
La rubrica in questione è veramente buona, e la posizione
che ha preso è corretta dal punto di vista della clinica attuale.
E allora cosa dobbiamo fare, visto che la maggior parte di
noi di questi disturbi ne soffre?
Voglio stare bene !
Rassicuriamoci, per le medicine naturali il fenomeno è ben
conosciuto e ben risolvibile; si tratta proprio di uno dei campi di sua
specifica competenza.
Ad esempio nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC),
generalmente conosciuta per una delle sue branche, l’agopuntura; una medicina
che ogni mese trova nuove convalide della ricerca scientifica e che viene
praticata con successo in tutto il mondo.
Tra i suoi cardini ci sono le relazioni tra l’organismo
umano e gli eventi climatici, l’ora del giorno e le stagioni.
La caratteristica della primavera è il vento, un elemento
estremamente mobile.
Nell’organismo la primavera stimola l’energia del fegato,
che effettua una sorta di riattivazione del metabolismo energetico.
È un’energia molto reattiva, verrebbe da dire nervosa come
il vento e predispone l’individuo ad una maggior sensibilità. Ecco dunque che le
allergie non dipendono solo dall’aumento di allergeni nell’aria, ma anche, se
non di più, da una maggior reattività dell’organismo.
L’accelerazione di processi vitali richiede maggiori
energie e se l’organismo non si è rinforzato durante l’inverno, quando l’energia
dovrebbe accumularla (e quando mai!), si hanno fenomeni di astenia (debolezza).
L’energia del fegato, nella MTC, controlla la collera.
Quando è alterata, dà luogo a disturbi psichici, di cui è la fonte più
importante.
Durante la primavera può generare in primo luogo
nervosismo, irritabilità, insonnia, disturbi della concentrazione. Ed ancora,
instabilità, sbalzi d’umore, depressione, bulimia, anoressia ecc.
Quando l’energia del fegato è in eccesso tende a deprimere
quella del pancreas – stomaco, e quindi genera problemi digestivi e
riacutizzazioni di gastriti ed ulcere (queste riconosciute anche dalla medicina
convenzionale).
Altro esempio: in Omeopatia non si studia il quadro
patologico, ma il modo in cui ogni individuo reagisce. Nella diagnosi si
contemplano una miriade di casi in cui i disturbi più vari peggiorano in
primavera.
In Naturopatia si fa una sintesi di queste visioni,
offrendo una gamma di rimedi che permettono efficacemente di prevenire o di
affrontare la fase acuta.
Andiamo dalla fitoterapia agli
integratori alimentari,
dall’alimentazione ai
fiori di Bach. Come al solito non facciamo riferimenti
precisi a piante o rimedi, perché ogni individuo risponderà bene ad un approccio
diverso.
In genere si fa un lavoro “di terreno”, per riequilibrare
le funzioni organiche di base, lavorando sul fegato, anche per liberare
l’organismo dalle tossine accumulate (vi ricordate la tisana della nonna?).
Per capire meglio come funziona l’approccio naturale
bisogna tener presente che non esiste una separazione tra i fenomeni allergici
ed i disturbi primaverili, o le intolleranze alimentari o qualsiasi altro
sintomo.
Tutto rientra in uno stesso quadro (visione olistica)
ed il lavoro di fondo del naturopata consiste nello stimolare il ripristino
delle corrette funzionalità organiche.
Un elemento essenziale di un buon approccio naturopatico è
che tende a rinforzare l’organismo, cercando in tutti i modi di evitare di
debilitarlo foss’anche per combattere uno stato di salute alterato.
I nostri lettori si aspetteranno a questo punto il solito
riferimento alle medicine energetiche, che anche qui rappresentano spesso
un’ottima soluzione.
Il Reiki dà ottimi
risultati per la sua capacità di riequilibrio e si usa sia in prevenzione che in
fase acuta. Risulta particolarmente indicato per i problemi neurovegetativi,
digestivi e psichici.
La Meditazione è altrettanto efficace ed è particolarmente adatta nelle allergie alle vie
respiratorie, come documentano vari studi scientifici.
Il motivo è molto semplice. Nella meditazione le tecniche
di respirazione aumentano l’efficienza di tutto l’albero respiratorio e del
distretto cardiocircolatorio.
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